Quindici anni di missione nello spazio per studiare la nostra galassia ed effettuare osservazioni scientifiche sulla nostra Terra: è questa l’attività del satellite scientifico italiano Agile: l’Astrorivelatore gamma a immagini leggero realizzato dall’Agenzia spaziale italiana (Asi) con il contributo dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) e dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) che quest’anno spegne la sua quindicesima candelina. Partito il 23 aprile del 2007, il satellite, destinato a durare soli due anni, è oggi ancora attivo dopo aver compiuto più di 77.600 orbite attorno alla Terra.
“A distanza di 15 anni dal lancio, e nonostante la pandemia Covid-19 e le inevitabili conseguenze anche sulle attività spaziali, il satellite Agile è a tutt’oggi pienamente operativo e continua ad effettuare ottime osservazioni scientifiche, in collaborazione con l’Inaf, nell’astrofisica delle alte energie, nello studio dei Terrestrial Gamma-ray Flashes (Tgf), nella ricerca delle contro-parti elettromagnetiche delle onde gravitazionali e anche in altri settori sperimentali come la ricerca e lo studio dei Fast Radio Burst” ha dichiarato Fabio D’Amico, responsabile di programma Asi della missione Agile.
In questi anni Agile ha acquisito la mappa completa del cielo osservato nella radiazione gamma ed ha rivelato varie sorgenti galattiche soggette a cambiamenti molto rapidi e frequenti episodi di emissione X e gamma provenienti da molte stelle di neutroni e buchi neri. Queste osservazioni sono state regolarmente trasmesse a terra, tramite la stazione di tracking dell’Asi di Malindi (Kenya), sono state inviate al Centro spaziale del Fucino in Abruzzo e da qui sono state rilanciate all’Asi Space Science Data Center (Ssdc) di Roma che ha provveduto a renderle disponibili alla comunità scientifica nazionale e internazionale e a gestirne i relativi cataloghi.
“Uno dei fattori determinanti nel successo della missione Agile è la sua capacità di risposta rapida in caso di eventi transienti, grazie ad un efficiente sistema di allerta sviluppato congiuntamente dal Team Agile e da Ssdc – ha spiegato Carlotta Pittori, coordinatrice del centro dati in Ssdc e responsabile scientifica della missione Agile dal 2019 – Agile, dopo 15 anni, continua così il suo monitoraggio del cielo fornendo un contributo unico per la ricerca delle controparti gamma di onde gravitazionali, neutrini, Fast Radio Burst e altri transienti”.
Nel 2012 il satellite ha ottenuto il prestigioso premio scientifico “Bruno Rossi” per aver scoperto inaspettate emissioni di raggi gamma provenienti dalla Nebulosa del Granchio (Crab), una delle sorgenti più brillanti del cielo nello spettro X e gamma, con al centro una stella di neutroni in rapida rotazione che trasferisce energia al gas della parte interna attraverso un forte vento fatto di onde elettromagnetiche e particelle. L’attività scientifica di Agile è stata anche indirizzata alle osservazioni di alcuni fenomeni originati nell’atmosfera terrestre, come i Tgf: lampi di raggi gamma terrestri di brevissima durata – pochi millisecondi – che vengono prodotti a terra in occasioni di violenti temporali e, prevalentemente, nelle zone tropicali e equatoriali del nostro pianeta. Inoltre, il satellite dell’Asi partecipa con i suoi strumenti di payload alle attività scientifiche di ricerca e analisi dei Fast Radio Burst – impulsi radio molto intensi provenienti dall’universo della durata del millisecondo, la cui origine non è ancora nota.