Un team multidisciplinare coordinato dall’Istituto di ingegneria del mare del Consiglio nazionale delle ricerche di Genova (Cnr-Inm) a cui hanno partecipato l’Istituto per la BioEconomia del Cnr di Firenze (Cnr-Ibe) e l’Istituto di scienze polari del Cnr di Messina (Cnr-Isp), con la collaborazione l’Università degli Studi di Torino, di Udine e l’Università della Tuscia, ha concluso con successo le attività preliminari del progetto “Modular Alpine Robotic MOnitoring Tools” (MARMOT).
MARMOT è finanziato nell’ambito del bando 2022 del progetto PRIN. L’obiettivo della campagna preliminare è stato il campionamento batimetrico, bio-fisico e chimico di due laghi alpini remoti. I due siti sono stati: il lago situato nei pressi del Ghiacciaio di Indren (massiccio del Monte Rosa, Valle D’Aosta) e il lago proglaciale nei pressi del Ghiacciaio di Fellaria (Valtellina, provincia di Sondrio). Il campionamento è avvenuto attraverso un innovativo dispositivo robotico, “uno zaino” facilmente trasportabile su sentieri di montagna che ha ridotto al minimo così l’impatto delle ricerche in questi fragili ecosistemi in rapido cambiamento.
Il prototipo sviluppato ha consentito di ottenere i primi parametri per la mappatura batimetrica dei laghi, l’analisi delle acque superficiali e dell’aria, e lo studio di elementi in traccia e della microbiologia. I dati raccolti hanno rivelato una profondità massima sorprendente di circa 45 metri lungo i transetti eseguiti nel lago del Ghiacciaio di Fellaria.
MARMOT affianca alle attività di ricerca sul campo una strategia di analisi e condivisione dei dati basata sui principi FAIR (Findable, Accessible, Interoperable, Reusable). L’iniziativa punta, inoltre, a coinvolgere la comunità attraverso progetti di Citizen Science, rendendo i dati raccolti pubblici e accessibili su piattaforme online che permetteranno il monitoraggio remoto in tempo reale di diversi parametri.