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Antartide: al via POLARIN, il network europeo di infrastrutture condivise

Creare un network per l’utilizzo condiviso a livello europeo delle infrastrutture di ricerca polari è l’obiettivo di POLARIN, Polar Research Infrastructure Network , il progetto coordinato dall’Alfred Wegener Institute con il coinvolgimento di numerosi partner internazionali, tra cui per l’Italia l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS), l’Istituto di Scienze Polari del Consiglio Nazionale delle Ricerche(CNR), ETT s.p.a e INKODE soc. coop.. In totale sono coinvolti 50 partner, provenienti da 21 Paesi, non solo europei, tra i quali Canada, Stati Uniti, Gran Bretagna, Ucraina e Cile.

Il progetto mira a consentire ai ricercatori di accedere, sia direttamente che in remoto, a 64 importanti infrastrutture europee di ricerca polare, come stazioni di ricerca sia in Artico che in Antartide, navi da ricerca e navi rompighiaccio operanti in entrambi i poli, osservatori sia a terra che a mare, infrastrutture di dati e archivi di carote di ghiaccio e sedimenti, per poter richiedere campioni, dati e altre risorse alle singole strutture senza che il richiedente sia presente sul posto.

L’Unione Europea contribuirà a questo progetto interdisciplinare con circa 14,6 milioni di euro nei prossimi cinque anni, per condurre le impegnative ricerche scientifiche in entrambe le regioni polari.

L’Italia ha messo a disposizione del progetto la stazione Mario Zucchelli, la stazione italo-francese Concordia, la nave rompighiaccio Laura Bassi, l’Italian National Antarctic Data Center (NADC) e l’Italian Arctic Data Centre (IADC).

“Oltre a mettere a disposizione la propria nave rompighiaccio Laura Bassi, l’OGS sarà coinvolto in attività di formazione degli utenti sia per quanto riguarda l’utilizzo efficace e sicuro delle infrastrutture sia per quel che riguarda la gestione ottimale dei dati, perché siano accessibili, interoperabili, riutilizzabili e rintracciabili, secondo i principi FAIR”, precisa Michele Rebesco, referente scientifico di POLARIN per l’OGS. “Inoltre l’Ente si occuperà anche della valutazione scientifica e della classificazione delle proposte presentate in risposta ai bandi di accesso per l’utilizzo delle infrastrutture di POLARIN”.

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