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Fisica, il progetto ASIX vince un finanziamento da 1,5 milioni di euro

Il progetto ASIX (Analog Spectral Imager for X-rays) ha come obiettivo lo sviluppo di una nuova classe di rilevatori di raggi X altamente innovativi che possono essere impiegati simultaneamente per spettroscopia e per imaging ad altissima risoluzione in una larga banda di energia. Tali rivelatori saranno adatti per applicazioni ad alta velocità di acquisizione e trasmissione di dati per osservazioni spaziali e scienze dei materiali.

La caratteristica fondamentale che distingue ASIX dalle tecnologie standard finora utilizzate consiste nel fatto che esso leggerà e processerà un fotone alla volta in una modalità completamente analogica che è estremamente meno sensibile ad alcune problematiche a cui le attuali tecnologie sono soggette.

L’alto tasso di innovazione che lo contraddistingue ha permesso ad ASIX di aggiudicarsi un finanziamento di 1.531.691,47 euro in 4 anni erogato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) nell’ambito del Fondo Italiano delle Scienze Applicate (FISA). Tale fondo, ha come obiettivo la promozione della competitività del sistema produttivo nazionale attraverso la valorizzazione della ricerca industriale e dello sviluppo sperimentale, e si affianca al Fondo Italiano per la Scienza (FIS) dedicato alla ricerca fondamentale.

ASIX, in particolare, ha partecipato per la macroarea Spazio ed è uno dei 30 progetti risultati vincitori del finanziamento sui 482 che avevano trasmesso la domanda. La struttura presso cui si svolgerà la ricerca è la Sezione di Pisa dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN).

ASIX è un progetto di ricerca prevalentemente industriale, in cui l’idea di fondo è quella di utilizzare tecnologie ben collaudate e disponibili sul mercato per creare un prodotto innovativo, ma allo stesso tempo con un elevato livello di ingegnerizzazione, e un technology readiness level sufficientemente alto. Questo avviene in sinergia con altre attività di R&D che sono condotte in parallelo per esplorare l’integrazione di questo approccio con tecnologie di frontiera”, ha affermato Luca Baldini dell’Università e dell’INFN di Pisa.

Ministero dell'Università
e della Ricerca