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Horizon Europe: un’anteprima delle performance italiane nell’analisi di APRE

L’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea (APRE) ha pubblicato una prima serie di dati sulle performance della partecipazione italiana nel nuovo Programma Quadro Europeo per la Ricerca e l’Innovazione Horizon Europe.

Il documento completo, “Un anno di Horizon Europe – I dati della partecipazione italiana”, sarà disponibile in autunno.Per il momento è possibile visualizzare le slide elaborate da APRE con grafici relativi ad aspetti quali il tasso di successo, il rientro nazionale degli investimenti, il posizionamento dell’Italia rispetto al vecchio Programma Horizon 2020, tenuto conto della numerosità della partecipazione e del contributo finanziario richiesto sui diversi temi.

Dal confronto tra i risultati conseguiti con Horizon Europe e quelli ottenuti con il precedente programma, Horizon 2020, emergono i temi in cui l’Italia ha ottenuto le migliori performance e quelli più critici. Tenendo conto di un rientro medio dell’investimento che si è attestato intorno all’8% – contro l’8,3% di Horizon 2020 – spiccano le performance ottenute, per il primo pilastro, nell’ambito della linea Infrastrutture di Ricerca (12,7%) e delle Azioni Marie Skłodowska Curie (MSCA) (11,1%), per il secondo pilastro nel Cluster 3Sicurezza civile per la società” (12,5%) e nel Cluster 1 “Salute”, senza la partnership “Innovative Health Initiative” (IHI), non ancora partita. Nella classifica sul posizionamento rispetto agli altri paesi europei, l’Italia è sul podio 7 volte su 12 se si guarda al numero dei beneficiari finanziabili, 5 su 7 se si considera il budget ottenibile. Il confronto con H2020 mostra dunque un buon inizio del nuovo programma con possibili luci e ombre sulle quali si può già cominciare ad agire, in particolare sul fronte del terzo pilastro “Europa Innovativa”.

Per comprendere meglio i primi dati della partecipazione italiana in Horizon Europe, è possibile vedere l’intervista realizzata da APRE a Raffaele Liberali, Consigliere del Ministro per le relazioni con le Istituzioni Comunitarie presso il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR).

Fonte: APRE

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