Ministero dell'Università e della Ricerca

Logo ResearchItaly

Ricerca e innovazione a portata di click

Generic selectors
Solo corrispondenze esatte
Cerca nel titolo
Cerca nel contenuto
Post Type Selectors
articolo
pagina

Ricerca e innovazione a portata di click

Generic selectors
Solo corrispondenze esatte
Cerca nel titolo
Cerca nel contenuto
Post Type Selectors
articolo
pagina

Tag correlati:

Inquinamento, studio Anton Dohrn: animali oceanici minacciati dalla plastica

Uno studio internazionale, condotto dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn in collaborazione con le università inglesi di Exeter e Queen Mary e l’Ateneo di Barcellona, pubblicato anche sulla rivista Chemosphere dal titolo “Developmental toxicity of pre-production plastic pellets affects a large swathe of invertebrate taxa”, evidenzia i “potenziali effetti catastrofici” dell’aumento dei livelli di plastica nell’oceano su una vasta gamma di specie. La ricerca è stata finanziata da una borsa di studio Marie Skłodowska-Curie assegnata alla dott.ssa Jimenez-Guri presso la Stazione Zoologica Anton Dohrn.

In particolare, è stato osservato come siano estremamente a rischio dieci specie, che abbracciano tutti i principali gruppi (superphyla) di animali oceanici. Il processo principale interessato era la morfogenesi – un organismo che sviluppa la sua forma – e i suoi embrioni che, se malformati, non possono sopravvivere.

Le specie che abbiamo esaminato hanno mostrato diversi problemi nello sviluppo. Alcuni non sono riusciti a creare una conchiglia o una notocorda, altri non sono riusciti a formare caratteristiche bilaterali, altri hanno semplicemente smesso di svilupparsi dopo alcuni cicli di divisione cellulare. Nessuno è riuscito a creare un embrione vitale”, ha affermato l’autrice dello studio, la dott.ssa Jimenez-Guri. Una medesima situazione è stata osservata anche in quelle specie che si riproducono asessualmente mediante rigenerazione (scissione).

Lo studio ha inoltre esaminato gli effetti tossici dei campioni di plastica recuperati dalle spiagge. È stato riscontrato che alte concentrazioni influenzano anche lo sviluppo di molluschi, ricci di mare, stelle marine e ascidie. La plastica, infatti, contiene una complessa varietà di componenti potenzialmente dannosi, tra cui in questo caso lo zinco, che vengono rilasciati lentamente una volta che la plastica è nell’acqua, incidendo sulla vita di queste specie nel lungo periodo.

Ministero dell'Università
e della Ricerca

TRASPARENZA