Il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha presentato al Parlamento italiano le linee programmatiche del Ministero.
Come si legge nel documento, obiettivo cruciale è quello di potenziare e intensificare le iniziative a favore della ricerca scientifica, fondamentale e applicata, in tutti i campi del sapere. In quest’ottica si sottolinea la necessità, innanzitutto, di puntare sull’accesso allo studio, accrescere il numero di giovani che accedono al sistema della formazione superiore tutelando il diritto allo studio e rendendolo effettivo in un contesto, come quello attuale, segnato dagli effetti della pandemia e della guerra.
In particolare, sul fronte della ricerca il Ministero sosterrà l’aumento della mobilità di figure di alto profilo tra le università, le infrastrutture di ricerca e le aziende e l’immissione in ruolo dei candidati più meritevoli a un’età media più bassa.
Per accrescere l’attrattività dell’Italia, si punterà su procedure di chiamate dirette di ricercatori e sull’accoglimento di ricercatori dall’estero. Spazio anche all’incremento delle borse di studio per i dottorati e a tipologie di dottorato innovative. Attraverso i fondi del PNRR sarà, poi, possibile creare un ecosistema nazionale della ricerca basato sulla capacità di fare rete tra università, enti e imprese. In questo nuovo ecosistema, saranno potenziati il Fondo Italiano per la Scienza e il Fondo Italiano per la Scienza Applicata.
