Analizzare e affrontare gli impatti antropici sui sistemi naturali, la salute umana e la vita del pianeta è l’obiettivo del Planetary Health European Hub: la rete europea che si è recentemente costituita ad Amsterdam durante un incontro presso il centro di ricerca Artis.
All’iniziativa partecipano 72 organizzazioni di 12 paesi provenienti dal mondo della ricerca, dell’università, della politica e delle associazioni, impegnate nella lotta ai cambiamenti climatici.
Co-organizzato dalla Planetary Health Alliance (PHA) e dalla European Environment and Sustainable Development Advisory Councils Network (EEAC), il nuovo hub è stato concepito per concentrarsi sulle politiche, i finanziamenti e gli scenari organizzativi che rendono l’Europa un contesto adatto ad avviare le trasformazioni necessarie a migliorare lo stato di salute del pianeta.
I membri della nuova rete europea hanno sviluppato gruppi di lavoro per presentare proposte progettuali di ricerca, istruzione, politica e costruzione del movimento a sostegno del nuovo centro organizzativo. All’Hub europeo l’Italia partecipa con i ricercatori dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isac).
“È un momento unico per agire” ha dichiarato Francesca Costabile, che ha partecipato al meeting di Amsterdam in qualità di coordinatrice per Cnr-Isac della macroarea che studia gli impatti di eventi naturali o antropici sull’ ambiente, la salute e i beni culturali. “La crisi della salute planetaria si può affrontare solo facendo rete”.
Fonte CNR