È integralmente a cura dell’Università di Camerino (UNICAM) il nuovo centro di ricerca Chemistry Interdisciplinary Project (CHIP), inaugurato alla presenza del Ministro dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa.
Il nuovo polo scientifico è stato completamente progettato da docenti e ricercatori della Scuola di Architettura e Design “Eduardo Vittoria” di UNICAM per ospitare la ricerca nel campo della chimica. L’obiettivo è creare laboratori didattici all’avanguardia in grado di attrarre e far crescere ricercatori, soprattutto giovani, di tutto il mondo.
Proprio l’attenzione ai giovani è stata richiamata, nel corso dell’inaugurazione, dal Ministro Messa, che ha dichiarato “Pensando al PNRR, la vera missione, il vero investimento per il futuro è pensare ai giovani, alle loro competenze e fare in modo che università e ricerca siano il mattone su cui costruire il futuro”.
L’edificio che ospita il CHIP è stato realizzato attraverso tecniche di costruzione innovative, volte a garantire la sicurezza del nuovo laboratorio in caso di terremoto: un’eventualità non remota per la città di Camerino, colpita nel 2016 da violenti scosse che provocarono importanti danni alle strutture dell’ateneo marchigiano. Proprio la capacità di risollevarsi dalle difficoltà, testimoniata dalla determinazione con cui l’Ateneo ha reagito prima al terremoto e poi all’emergenza pandemica, è stata richiamata più volte negli interventi inaugurali.
“Voi avete dimostrato come in un momento di difficoltà bisogna rilanciare. La sfida di oggi, da affrontare insieme è la ripresa del Paese, disegnare un futuro diverso da quello che avevamo pensato qualche tempo fa: dobbiamo fare di tutto per consegnare un mondo migliore ai giovani”, con queste parole il Ministro Messa ha concluso il suo discorso.
L’idea architettonica alla base del progetto risponde alla necessità di realizzare un edificio estremamente sicuro, capace di far fronte anche a terremoti di forte intensità. Un’esigenza, questa, particolarmente rilevante per un centro di ricerca destinato ad accogliere attrezzature sofisticate e a ospitare quotidianamente attività particolarmente delicate.
La struttura progettata dai docenti UNICAM è composta da due parti: la prima solida, ancorata al terreno, in cemento armato; la seconda, in acciaio e vetro, sollevata rispetto all’ancoraggio e poggiata su 64 pilastri in cemento armato sopra i quali sono disposti dei dissipatori sismici. La capacità della nuova struttura di resistere a un terremoto di intensità estrema è stata verificata, durante la messa a punto del progetto, mediante una simulazione sismica di grande valenza scientifica.
Il nuovo polo scientifico – che richiama nell’aspetto un chip, come suggerisce l’acronimo – ospiterà ricerche con applicazioni interdisciplinari nel campo dei nuovi materiali, dell’agroalimentare, della salute e benessere, dell’edilizia sostenibile, del recupero e della valorizzazione dei beni culturali.