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Il futuro della ricerca sulla radiazione cosmica di fondo passa da RELiCS

Dar vita, per la prima volta, a un’infrastruttura per l’analisi e l’interpretazione dei dati provenienti da diversi esperimenti sulla radiazione cosmica di fondo (CMB) è l’obiettivo del progetto RELiCS ideato dalla ricercatrice Martina Gerbino. La scienziata, in forza presso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e associata all’Università di Ferrara, è tra i vincitori di uno degli Starting Grant 2023, recentemente assegnati dallo European Research Council (ERC)

La sovvenzione, del valore di 1,5 milioni di euro, consentirà lo studio delle proprietà dei neutrini e di altre particelle leggere attraverso la creazione di una stretta sinergia tra i modelli teorici e i dati di più esperimenti dedicati allo studio della CMB, la più antica forma di radiazione osservabile con i telescopi.

Nei prossimi anni, in particolare, sarà disponibile un numero crescente di dati sulla radiazione cosmica di fondo grazie a nuovi strumenti, attualmente in costruzione, come il Simons Observatory, installato nel deserto dell’Atacama in Cile, o gli esperimenti CMB-S4 e LiteBIRD, che entro la fine degli anni ’20 saranno operativi da terra e nello spazio. Questi progetti puntano anche a gettare nuova luce sulle particelle che popolano il nostro universo, testando le proprietà di quelle già note, quali i neutrini, ma anche cercando di rivelare altre particelle leggere tuttora sconosciute, in grado di aprire nuovi scenari nel campo della fisica. Proprio per affrontare al meglio questa sfida è stato messo in campo il progetto RELiCS.

“Il lavoro del nostro gruppo dovrà seguire dei ritmi molto serrati per cogliere tutte le opportunità fornite dai dati che verranno raccolti a breve”, ha spiegato Martina Gerbino, concludendo: “La natura di RELiCS è fortemente multidisciplinare e rispecchia le numerose sfide da affrontare: da un’accurata traduzione dei modelli teorici in precise predizioni da confrontare con i dati sperimentali a una profonda conoscenza dell’apparato sperimentale e di eventuali effetti strumentali che potrebbero essere confusi con un segnale cosmologico, fino a una dettagliata analisi statistica per estrarre robuste informazioni sulle misteriose particelle che vogliamo conoscere. Infine, RELiCS finanzierà l’espansione dell’infrastruttura di calcolo locale: il successo del progetto passa anche dalla possibilità di avere facile e immediato accesso a risorse di calcolo avanzato”.

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