La responsabilità, l’etica, il rapporto tra scienza e società, la comunicazione in situazioni di incertezza e complessità, la ricerca transdisciplinare, l’apertura della scienza. Sono questi alcuni temi affrontati da “Scienziati in affanno?”, la nuova collana editoriale CNR Edizioni ideata e diretta da tre studiose del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR): Alba L’Astorina, Cristina Mangia e Alessandra Pugnetti.
L’iniziativa prende il via con la pubblicazione del primo volume dal titolo “Scienza, politica e società. L’approccio della scienza post-normale”, a cura di Alba L’Astorina, dell’Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente (IREA-CNR) e Cristina Mangia, dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (ISAC-CNR).
“La collana” – scrivono le tre curatrici nella prefazione – “nasce come risposta a un’inquietudine che percepiamo, come esperienza fisica prima ancora che intellettuale, in un momento storico in cui i cambiamenti ecologici, culturali e sociali nel Pianeta sono tanti e intensi; un’inquietudine che ci sembra attraversi il mondo scientifico, sempre più spesso nella posizione di dover abbandonare ruoli consolidati e sicuri per perseguire obiettivi nuovi e maggiormente connessi con i problemi pressanti e drammatici dei nostri tempi”.
In questo contesto, l’iniziativa editoriale del CNR intende offrire strumenti di lettura e di comprensione dei cambiamenti in atto per superare questo “affanno” che segna il nostro tempo.
Il Comitato scientifico della collana, composto da studiose e studiosi di varia provenienza disciplinare e operante in ambiti differenti, dentro e fuori l’accademia, sottolinea la rilevanza non solo scientifica ma anche sociale, culturale e politica dei temi che si intende affrontare.
Non è un caso che le autrici abbiano voluto inaugurare la collana con un volume interamente dedicato al rapporto tra scienza, politica e società, e all’approccio della scienza post-normale (PNS) proposto da Silvio Funtowicz e Jerome Ravetz negli anni ‘90 del secolo scorso. Un approccio che considera l’incertezza dei sistemi naturali, la pluralità dei punti di vista, dentro e fuori la scienza, e la necessità di ricorrere a tutte le conoscenze disponibili, non solo scientifiche, per gestire il rischio che sempre più caratterizza le società contemporanee.
La PNS è al contempo un corpus di teorie che riflettono sul ruolo della scienza nei contesti decisionali e una comunità di pratiche che dimostra come sia possibile fare ricerca bilanciando l’attenzione alla qualità dei dati che si producono con quella verso la qualità dei processi e delle relazioni che si attivano tra chi collabora alla risoluzione di un problema.
Il volume, che si apre con le prefazioni della Presidente del CNR, Maria Chiara Carrozza, e dei direttori di Dipartimento Fabio Trincardi (Cnr-Dsstta) e Roberto Palaia (Cnr-Dsu), è introdotto dalle riflessioni dei due ideatori della PNS sul presente e sul futuro di questo approccio. Seguono 37 saggi ‒ tra cui molti provenienti da autrici e autori del Cnr ‒ che si riferiscono in particolare all’implementazione dei principi della PNS nel contesto italiano ed in alcune istituzioni europee e all’interfaccia tra scienza, società e politica.