Visto l’impatto crescente e duraturo dei cambiamenti climatici sull’ambiente e la società, diventa sempre più importante salvaguardare i beni di valore storico-artistico e culturale minacciati da rischi sia noti, sia nuovi e più estremi. Si può fare ancora molto per integrare le scoperte esistenti, aumentare il coinvolgimento sul tema e migliorare il grado di resilienza, sviluppando solide politiche e strategie di prevenzione e adattamento.
Con questi obiettivi, le iniziative di programmazione congiunta Connecting Climate Knowledge for Europe (JPI Climate) e Cultural Heritage and Global Change (JPI CH), insieme al Belmont Forum, hanno pubblicato il nuovo bando per una Collaborative Research Action (CRA) su clima e patrimonio culturale.
L’avviso sostiene la ricerca sul tema, promuovendo la collaborazione tra le comunità scientifiche in diverse regioni e contribuendo ai progressi delle conoscenze e al cambiamento delle politiche a livello globale.
In questo contesto il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) ha impegnato due milioni di euro come contributi a fondo perduto per il finanziamento di proposte presentate da candidati italiani, contribuendo con un importo massimo di 300.000 euro per singolo progetto, indipendentemente dal numero di partner nazionali coinvolti.
Le proposte devono riguardare almeno uno dei seguenti ambiti: impatto dei cambiamenti climatici sul patrimonio storico-artistico; i beni culturali come risorsa per la mitigazione e l’adattamento climatico; soluzioni sostenibili per l’eredità culturale.
I consorzi che intendono partecipare devono essere transnazionali e transdisciplinari e il progetto deve avere una durata massima di 36 mesi.
Il bando è articolato in una sola fase: entro l’8 settembre 2023 dovranno essere inviate sia la proposta completa internazionale, sul sito bfgo.org, sia la domanda nazionale integrativa, tramite la piattaforma https://banditransnazionali-miur.cineca.it.
