Una crisi idrica e igienico-sanitaria globale è in atto. L’allarme arriva dalla Conferenza che si è svolta dal 22 al 24 marzo scorso presso la sede centrale delle Nazioni Unite, in occasione della Giornata mondiale dell’acqua.
Il simbolo scelto quest’anno dall’ONU per accendere i riflettori sul sesto obiettivo di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 è il colibrì protagonista di un antico racconto. Di fronte a un grande pericolo che minaccia l’intera foresta, il piccolo uccellino non resta a guardare quel che accade, né si affretta a fuggire, ma si attiva, portando gocce d’acqua per spegnere il fuoco che divampa.
L’emergenza della scarsità idrica in cui ci troviamo, a differenza di un incendio, è poco visibile, soprattutto nei Paesi sviluppati, eppure il suo impatto è di grande portata. Come mostra l’ultimo rapporto delle Nazioni Unite sul tema, l’utilizzo dell’acqua è aumentato in tutto il mondo di circa l’1% all’anno nel corso degli ultimi quattro decenni, specialmente nei paesi a medio e basso reddito e in particolare nelle economie emergenti. Si tratta di una tendenza dovuta a un intreccio di fattori quali crescita demografica, sviluppo socio-economico e cambiamenti nei modelli di consumo.
Secondo alcune previsioni, questo incremento potrebbe continuare a un tasso annuo dell’1% nel prossimo futuro. Tuttavia, come sottolinea il rapporto, la crescita effettiva della domanda di acqua dipenderà in larga parte dall’attuazione, o dalla mancata adozione, delle misure volte a migliorare l’efficienza nell’utilizzo delle risorse idriche nei settori dell’agricoltura, l’industria e le forniture urbane. Da qui la necessità di promuovere interventi congiunti per cambiare la rotta.
L’invito a eliminare gli sprechi è rivolto anche a ciascuno di noi: perché, parafrasando l’antico racconto, maggiore sarà il numero di colibrì impegnati a fare la loro parte, più cospicue saranno le gocce d’acqua gettate sul fuoco. Non a caso, il tema dell’edizione di quest’anno della Giornata mondiale, Accelerating Cooperation and Partnership on water, è dedicato proprio alle sinergie che Paesi, istituzioni, aziende, associazioni e cittadini devono attuare per una gestione delle risorse idriche più razionale, sicura e democratica.
La sfida è di grande importanza: l’acqua rappresenta infatti un tesoro insostituibile sotto molti aspetti, come hanno spiegato gli scienziati ed esperti che hanno preso parte ad Acquae, un evento promosso nel nostro Paese dall’Università di Roma Foro Italico e dalla Società Italiana di Igiene con il patrocinio dell’UNESCO, l’Istituto Superiore di Sanità, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, l’INAIL, l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), FNOMCeO, Enpab, Federterme, Forst, FIN.
L’iniziativa, dedicata alle scuole, si è svolta il 22 marzo a Roma, presso la sede della Biblioteca Nazionale Centrale. Tanti gli argomenti affrontati durante la giornata: dal valore dell’acqua per la salute e la nutrizione al ruolo dei satelliti spaziali nella gestione delle risorse idriche; dal legame tra inquinamento e fertilità umana fino al contributo della ricerca per ridurre l’impronta idrica. Per approfondire questi e altri aspetti sul tema è possibile recuperare gli interventi video registrati nel corso dell’evento e caricati sulla pagina dedicata di FairPlay 4EU, il progetto didattico partner di Acquae.
Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche 2023 – Sintesi